Co-ordinare: ORDINARE INSIEME!

L’etimologia della parola ci da un buon innesto per comprendere il tema. 

Non ha accezione diversa rispetto a quando la utilizziamo parlando del colore dei vestiti, quando cerchiamo di abbinarli tra loro! 

Nello sport cambiano solo i riferimenti da fare collimare: per gli atleti (di qualsiasi età) il tentativo è di allineare in modo quanto più aderente possibile il movimento pianificato nella mente, in azione fisica nello spazio.

Una sorta di ponte tra il cervello e corpo dove il primo propone un progetto ed il secondo lo riproduce: tanto più la copia è fedele all’originale, tanto più il movimento verrà percepito come sinuoso, pulito e per l’appunto coordinato! 

La base di partenza riguarda i progetti che i nostri giovani atleti annoverano nelle loro menti: se non c’è un’immagine disponibile in memoria per il da farsi, non è possibile mettere in opera un’azione precisa! 

La base di partenza riguarda i progetti che i nostri giovani atleti annoverano nelle loro menti: se non c’è un’immagine disponibile in memoria per il da farsi, non è possibile mettere in opera un’azione precisa! 

Come possiamo inserire i modelli nella mente dei piccoli? 

Gli occhi, le estremità degli arti, la pelle sono solo alcuni esempi di recettori del corpo. Stimolarli in modo continuativo e variegato permette di inserire nel nostro cervello una serie di mappe che potranno essere fruite all’occorrenza. 

La destrezza occhio-mano, l’equilibrio, la regolazione della forza, la capacità anticipatoria, il ritmo e l’indipendenza motoria, sono solo alcuni aspetti che ci permettono un buon movimento.

Queste sono le fondamenta, una sorta di installazione di programmi di base utilizzate per inserire skills più complesse e specifiche. 

Il corpo depauperato di questi processi è come un computer senza sistema operativo o programmi: una scatola vuota! 

L’allenamento giovanile è fondamentale per riempire lo spazio libero agendo subito ed in modo strutturato per uno sviluppo di qualità nelle tappe che caratterizzano la carriera sportiva dei giovani atleti. 

Per questo le fasce giovanili necessitano di quante più esperienze motorie possibili, per innalzare il loro quoziente di precisione motoria. Solo in questo modo possiamo fare accrescere la destrezza e la gestione del corpo, per uno sviluppo sano e per rendere il corpo capace di esprimersi al meglio e non privarlo di quel potenziale che è in grado di sprigionare. 

Giocare è una cosa seria: non farlo in modo adeguato, metodico, tecnicamente consapevole, provoca cause ancora più serie!

Grazie al Prof. Omar Capuzzo per questo intervento dedicato allo sviluppo delle capacità motorie in età giovanile. Un contributo importante e trasversale a tutti gli sport per conoscere e approfondire con grande interesse le attività dedicate ai più piccoli!

Appuntamento a Giovedì prossimo!